Ferruccio Maierna

Designer

LA STRATIFICAZIONE DELLA NOSTRA ESISTENZA

Styl’editions ha incontrato Ferrucio Maierna, scultore nato ad Amsterdam nel 1969, ha vissuto a Bruxelles per il periodo di formazione personale e successivamente si è trasferito in Italia, più precisamente a Roma dove attualmente vive e lavora.

L’artista si pone concettualmente vicino alla creatività di riciclo e di recupero, la materia selezionata viene lavorata interamente a mano attraverso diversi processi, più o meno rudimentali e sofisticati: compressione, laminazione, estensione…

Sono queste le parole chiave che circoscrivono il lavoro dello scultore Ferruccio Maierna che restituisce nuova vita al materiale scartato. Le superfici styl’editions imprimono materia sulla materia, metallo e carta convivono in una sinergia di sublimi chiaroscuri.

Chi è Ferruccio Maierna?

“Sono uno scultore che lavora principalmente metallo. Il materiale utilizzato è di recupero come fusti d’olio o barattoli che sono destinati ad essere buttati. Un materiale che mi permette di esprimermi al meglio al quale mi sono avvicinato casualmente e con cui ho stabilito un rapporto di simbiosi”

Cosa racconta l’opera Tracce di Memoria?

“Trace di memoria è un lavoro sul tema della stratificazione, una metafora della nostra esistenza. Nel corso degli anni, viviamo una successione di eventi positivi negativi che si accumulano tutti uno sopra l’altro. Tutti questi eventi ci formano, ci plasmano nel bene o nel male”

Cosa significa tradurre la tua opera sulle grandi superfici di design per styl’editions?

“È interessante vedere come il metallo venga stampato, impresso sulla carta. È un modo per mettere in contatto pittori, scultori con persone che non si sarebbero interessate di arte.”

Le influenze ricevute dall’artista nelle accademie belghe l’Ecole des arts d’Ixelles e l’Accademia di Anderlecht lo hanno avvicinato al metallo, oggi divenuto il suo materiale privilegiato delle sue sculture: dal 2015 la sua Arte si è focalizzata nel reinterpretare fusti d’olio e barattoli diventando il suo mezzo d ‘espressione prediletto.

Nell’ambito della sua carriera di scultore Ferruccio Maierna ha ottenuto molteplici premi e riconoscimenti, il più recente risale al 2017, il ‘ Lewton- Brain Foldform competion’ organizzato negli Stati Uniti.

TRACCE DI MEMORIA

Fusti d’olio manipolati, lavorati con processi di trasformazione meticolosi, invasivi e violenti. Compressione, bruciatura, laminazione, estensione, taglio, che innestano alla materia inorganica, fredda, apparentemente priva di ogni poesia e anima, un principio di vita. La lamiera diviene una pelle sulla quale il tempo lascia inevitabilmente il segno.
Scrive Ida Mitrano: “La superficie è attraversata da solchi. Ferita, raggrinzita, quella materia umana conserva in sé la memoria di ciò che è stata, tracce di vissuti lontani eppure presenti. Una storia scritta tra le pieghe della lamiera, scandite da un ritmo interno, intimo, capace di generare un accadimento inatteso. Impressa sulle sottili lamine affastellate, compresse, sovrapposte, che compongono le opere.
Un modus operandi volto a ritrovare il senso dell’umano, della vita. Sculture che silenziosamente urlano, esplodono, si frantumano. Eppure, dignitosamente composte. Un modus operandi che diviene mantra creativo nella ripetizione del gesto, nel succedersi continuo della materia, nello scandirsi del movimento, nel vibrare sensibile delle superfici tra luci e ombre. Un tempo cercato, un tempo dato. Il tempo della memoria. Il tempo della vita”.